Tra ieri, oggi e domani, nel 1977, usci’ in tutto il mondo Animals. E‘ l’album dei nostri che tende a spiazzare di piu‘ al primo ascolto.
Sebbene sia Dogs che Sheep siano figlie dell’anno di grazia 1974, quando, oltre a chi scrive, nacque anche Shine On You Crazy Diamond, l’album prende direzioni musicali, liriche e produttive completamente diverse dal suo raffinatissimo predecessore: la musica e’ lasciata grezza, senza nessun abbellimento superfluo come cori o fiati, la rabbia e un’attualita’ vera allora come adesso prendono il posto della nostalgia e l’assenza; la produzione raffinata di Abbey Road lascia il posto alla non voluta ma calzante primitivita’ di Britannia Row.
E’ un album da vinile, cuffie, poltrona e whisky, insomma molto Watersiano ma ben equilibrato dalle idee di Gilmour, gli arrangiamenti di Wright e un Mason redivivo dopo il parziale appannamento di Wish You Were Here.
E’ il disco che separa chi crede di amare i Pink Floyd da chi li ama davvero.
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