ARCHITETTO PER CASO, MUSICISTA PER VOCAZIONE
Rick Wright nasce a Londra il 28 luglio 1945 da una famiglia agiata. Studia e si impegna nella scuola, ma da sempre la sua vera passione è la musica e il pianoforte. A diciassette anni si appassiona al jazz, come ammette in una intervista: l’unica volta che ha fatto la coda per un concerto in vita sua fu per Duke Ellington.
Al politecnico di Regent Street era arrivato senza una precisa strada da seguire, così il manager addetto alle carriere lo indirizzò verso gli studi di architettura.
Wright ha sempre confessato che la sua vera vocazione professionale, non era quella di fare l’architetto bensì il musicista. La scelta di architettura però si rivelò quanto mai azzeccata per il suo avvenire: suoi compagni di corso furono proprio i compagni d’avventura di tutta la sua futura vita: Roger Waters e Nick Mason.
Nei Sigma 6, il primo terzetto dei Pink Floyd anti litteram, Rick suona la chitarra ritmica, solo successivamente Wright orientò i suoi interessi dalla chitarra alle tastiere. Appassionandosi a compositori di musica elettronica contemporanea come Karlheinz Stockhausen.
È da questo momento che Wright decide per la sua carriera di musicista abbandona il politecnico e si iscrive per un breve periodo alla London School of Music.
Inizialmente fu sicuramente Rick la persona più vicina allo stile di Barrett: sensibile, dolce e decisamente vulnerabile, la sua musica era dettata dall’istinto e da una notevole tecnica di esecuzione. Non è un caso che all’uscita di Syd dal gruppo, è proprio Wright che prende le redini delle composizioni melodiche.
Con Ummagumma (1969) Wright mostra al mondo il suo talento.
È Wright che progetta un doppio album con pezzi scritti da ciascun componente.
Il tastierista ebbe l’opportunità di misurarsi con una vastità di strumenti e di tecniche di registrazione fino a cogliere l’essenza della tecnica compositiva.
Il pezzo chiave dell’album è Sysyphus interamente strumentale, ricco di emozioni, e pathòs, che il compositore con rara sintesi riesce a trasmettere al suo ascoltatore. La consacrazione mondiale per il gruppo e per Rick, arriva con Atom Heart Mother (1970). Summer ‘68 porta la firma di Rick Wright.
Tra le composizioni più belle di Wright, degli anni contemporanei ad Atom, spicca Riot Scene, scritta dal tastierista per la colonna sonora del film Zabriskie Point (1970) di Michelangelo Antonioni; il brano fu scartato, ma entrò qualche anno più tardi nella leggenda con il titolo di Us and Them in The Dark Side Of The Moon (1973).
La collaborazione artistica di Wright al gruppo rimane salda e proficua fino al 1979, anno della realizzazione di The Wall.
L’epilogo di The Wall album porta alla rottura tra il gruppo e il tastierista; in quel momento appare insufficiente l’apporto artistico di Wright, effettivamente afflitto da gravi problemi personali.
L’impasse che si venne a creare è risolto con l’uscita di Wright dal gruppo, che accetta di essere pagato come session-man al momento del bisogno. L’auto-esilio greco di Wright finì 1986 quando sente il richiamo della foresta e torna dai compagni d’avventura, escluso Waters oramai deciso a camminare da solo. Finito il tour di A Momentary Lapse Of Reason è Rick Wright uscito dal tunnel dell’apatia compositiva a dare il via per The Division Bell (1994).
In Wearing The Inside Out vi è la prima performance vocale di Rick Wright dai tempi di Time. Il brano ha una connotazione autobiografica, racconta del suo tormento esistenziale all’uscita dal gruppo. Testimonia la rinascita creativa di Rick e il suo nuovo apporto melodico musicale al gruppo.
LAVORI SOLISTI
Meno attivo al di fuori dei Pink Floyd, ha realizzato due album solisti con la collaborazioni di artisti che gravitavano attorno all’orbita dei Floyd.
Il primo è Wet Dream del 1978 il successivo Broken China del 1996.
Ha firmato anche un disco come membro degli Zee, duo formato insieme a Dave Harris, chitarrista dei Fashion, nel 1984.
SEGNI PARTICOLARI
Suono nitido e cristallino, melodia trascinante e velatamente melanconica, compositore classico in chiave sperimentale.